L'ottica della parabola
Osserva la figura, muovendo i punti C e il fuoco puoi orientare la parabola e modificarne l'apertura. Il punto D controlla invece la posizione del punto P della parabola. Nel punto P si incontrano due rette la tangente e la sua perpendicolare detta normale. Adesso immagina che la parabola funzioni come uno specchio. Un fotone proveniente lungo il raggio h (parallelo all'asse della parabola), incontrerebbe lo specchio parabolico in P e verrebbe riflesso lungo il segmento PG passante per il fuoco, incontrerebbe di nuovo la parabola in G per essere nuovamente riflesso lungo il raggio f. La traiettoria sarebbe quella descritta in quanto è l'unica che rispetta la legge della riflessione: l'angolo di incidenza è uguale all'angolo di riflessione Quindi qualunque fotone che entra nella parabola parallelamente al suo asse viene riflesso (concentrato) nel fuoco (per questo si chiama fuoco!!!). Questo principio è quello sfruttato nei telescopi, nei radiotelescopi e in generale nelle antenne paraboliche. Viceversa qualunque fotone uscente dal fuoco viene riflesso parallelamente all'asse della parabola: è il principio che rende possibile costruire fari e torce elettriche.