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Urto relativistico

Autore:
F. Manzo

La quantità di moto relativistica

Come correggere l'espressione classica per ottenere qualcosa di relativisticamente invariante? Su come si trasforma abbiamo già detto tutto. Einstein pensò quindi di cambiare la massa, introducendo una "massa relativistica". Corresse cioè la massa di Homer e di Marge moltiplicandola per un fattore che dipende dalla velocità dell'uno o dell'altro. Oggi si preferisce non parlare più di massa relativistica ma direttamente definire le quantità di moto relativistiche come Con un po' di conti, si vede che il fattore correttivo è Da notare che è formalmente analogo al fattore relativistico , ma la velocità in gioco è quella di Homer. Siccome cresce enormemente all'avvicinarsi di alla velocità della luce, si capisce come mai diventa sempre più difficile accelerare: è come se la massa diventasse enorme, ostacolando l'accelerazione. E' un'effetto dovuto alla prospettiva di Lisa: se Bart è inizialmente alla stessa velocità di Homer, e lo spinge con una forza F, lo vede accelerare come previsto da Newton. Ma Lisa non registra la stessa variazione di velocità. Se Homer era già prossimo alla velocità della luce, la forza F non può averlo accelerato più di tanto. E se ad una stessa forza corrisponde una accelerazione minore, Newton dice che la massa è maggiore.